23/03/11

Moscardini bolliti

Il moscardino (eledone moschata) rappresenta uno dei più tipici "spunciotti" della mia zona. Lo spunciotto sarebbe un bocconcino da mangiare per accompagnare un bicchier di vino a guisa d'antipasto.
Questa che riporto è una variante "semplice" e casalinga. Si tratta di moscardini bolliti da servire come antipasto o come elemento di un antipasto più strutturato: il classico bollito misto. In particolare sul bollito misto ritornerò con un futuro articolo dopo aver postato tutte le singole ricette degli elementi che lo potrebbero comporre.
La realizzazione di questa ricetta rasenta il banale sebbene mia madrre, peraltro ottima cuoca, non sia mai riuscita a presentarmi un moscardino come si deve.

Ingredienti
8 moscardini piccolini (2 per persona)
2 litri e mezzo d'acqua
Mezzo limone
Mezzo bicchierino di aceto
3 chiodi di garofano
4 grani di pepe
Una punta di cucchiaio di sale grosso

Discussione degli ingredienti

L' Eledone moschata, meglio noto come moscardino, è un mollusco della famiglia degli Octopodidae. Il moscardino ha il corpo di forma ovale, in cui si può distinguere nettamente la testa dal corpo, più sottile ed allungato, ed è sacciforme, con gli occhi laterali sporgenti.
Dal corpo del moscardino, si diramano invece otto braccia, esili ma molto lunghe, ognuna dotata di una fila di ventose; questi tentacoli sono uniti da una leggera membrana azzurra. Il moscardino, sebbene ricordi per molto aspetti il polpo, ha un colore più scuro, tendente al bruno ed ha dimensioni medie, tra i 15-40 cm.


Il moscardino è una specie endemica di tutto il Mediterraneo, soprattutto dell'Adriatico, dove si pescano la metà dei moscardini prodotti a livello nazionale; esso vive in fondali fangosi, tra i 15 e i 90 m di profondità e viene pescato attraverso reti a strascico praticamente in tutte le stagioni (in particolare nelle stagioni primaverili) sebbene di dimensioni diverse.


Realizzazione

Innanzitutto bisogna pulire i moscardini. In genere io tolgo anche il contenuto della sacca sebbene alcuni lascino le interiora. Oltre a togliere le interiora dovrete lavare per benino i tentacoli sotto l'acqua corrente. Infatti i moscardini vivono in fondi sabbiosi e fangosi e tra i tentacoli si annidano i nemici invisibili dell'igiene... no scherzo... si tratta di pulire bene perchè i residui di sabbia rovinerebbero il piacere di mangiare il moscardino.

In una pentola mettere a bollire l'acqua con il mezzo limone tagliato in due spicchi, il mezzo bicchierino d'aceto, i chiodi di garofano, i grani di pepe e la punta di sale grosso. La mancanza di uno di questi ingredienti di per se non stravolge il risultato. Infatti limone e aceto servono soprattutto da un punto di vista olfattivo più che organolettico.

Comunqu sia, una volta che l'acqua bolle, si prendono i moscardini uno ad uno per la sacca si inzuppano nell'acqua come i biscotti. Si tuffano solo i tentacoli non la sacca e le vostre dita!. Questo lo fate per tre volte di seguito più o meno. Il risultato dell'operazione sarà che i tentacoli si arriceranno. Dopo di che si tuffano definitivamente nell'acque sempre a bollore.

Una volta gettati nell'acqua bollente i moscardini si lasciano bollire per circa 20 minuti, coprendo quasi totalmente con un coperchio lasciando cosi' fuoriuscire il vapore. La pentola deve stare su un fuoco diciamo vivace.

Appena cotti scolare e lasciare raffreddare. Li potete preparare anche un'ora, mezz'ora prima di servirli senza problemi.  Se li dovete preparare con grande anticipo (mezza giornata per dire) dovrete avere l'accortezza di tenerli "umidi". Potete metterli in un recipiente chiuso con un pochino (pochino ho detto) della loro acqua di cottura. Non dovete coprirli in questo caso dato che dopo tanto tempo completamente a mollo tenderebbero a disfarsi.

Al momento di servirli sistemarli nel piatto con i tentacoli rivolti verso l'alto; Li servirete così con una spruzzata giusto di prezzemolo fresco. I vostri commensali, a piacere, potranno condire i moscardini con olio d'oliva, limone e pepe e li mangeranno allegramente.

Ovviamente i puristi saranno orripilati dal fatto che ho consigliato di togliere il contenuto della sacca. Tuttavia così facendo non metterete a disagio i vostri ospiti che saranno sempre incerti se il contenuto della sacca vada mangiato (e lo si può fare pur avendo un gusto piuttosto deciso ed una particolare consistenza) oppure no.

10 commenti:

  1. Ho contattato l'esperto perchè avevo un dubbio e questo mi ha confermato quanto segue: "Più o meno si: si trovano tutto l'anno. Soprattutto nel periodo caldo."

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  2. Ho contattato il mio fornitore di fiducia: sabato moscardini.

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  3. li mangerei ogni giorno......

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ciao, sono capitata qui per caso. Il tuo blog è bellissimo e ricco di informazioni, mi piace molto! :)
    Volevo aggiungermi a tuoi sostenitori ma non trovo l'icona :(
    A presto

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  6. Ciao! Dopo i venti minuti si cottura, i moscardini devono essere lasciati in pentola a fiamma spenta per altro tempo.. o posso scolarli e condirli direttamente?

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  7. Li puoi scolare e mangiare.
    In genere se non li servi subito li puoi mettere su un altro recipiente con un po' di acqua di cottura che così si raffredda un pochino altrimenti continuano a cucinare ma non essendo polpi tendono un po' a disfarsi.

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